Alla WWDC 15 Apple ha presentato importanti novità in tutti i settori. L’obiettivo della conferenza è quello di migliorare l’esperienza dell’utente e allargare gli ambiti in cui Apple è il punto di riferimento per gli utenti. Grande attenzione agli sviluppatori, che grazie al loro lavoro e alla loro creatività hanno reso possibile e grande il mondo delle App. Per questo motivo Swift - il linguaggio di programmazione per app di Apple - diventa open source.
Si chiama El Capitan il nuovo sistema operativo Apple per desktop e notebook. Il nome arriva dalla suggestiva rupe dello parco Yosemite. Sarà disponibile in beta da luglio e per tutti gli utenti in autunno gratuitamente. Migliorano le performance e vengono introdotte delle nuove modalità di gestione delle finestre. La principale novità in questo campo è lo “Split screen”, la possibilità di dividere in due lo schermo, un perfetto multitasking per iPad. Si possono ora affiancare perfettamente due applicazioni e lavorare su entrambe contemporaneamente migliorando di molto la produttività di chi deve passare da un’applicazione all’altra. Si potranno, poi, chiudere le finestre con un semplice gesto sul trackpad “buttandole” via oltre lo schermo.
Non ci sono solo rivoluzioni nell’interfaccia, Apple ha lavorato per la sicurezza, le performance e l’esperienza utente. In questo senso, cambia la ricerca Spotlight; ora sarà possibile “chiedere” al proprio Mac in linguaggio naturale cosa vogliamo, come per esempio: “cerca le mail di Mario che parlano di El Capitan”. La ricerca diventa contestuale, ossia esamina anche le previsioni del tempo e gli appuntamenti registrati nel calendario. La finestra di ricerca diventa ridimensionabile e cambia grafica.
Le performance migliorano, soprattutto grazie a Metal, la tecnologia per la grafica sviluppata per i dispositivi mobile. Metal non migliora solo la grafica, per esempio dei videogiochi, ma alleggerisce fino al 40% il lavoro del processore che quindi può dedicare la sua potenza alle altre funzioni, rendendo più rapido il computer in tutte le operazioni.
Swift diventa Open Source
Il linguaggio di programmazione Apple, Swift, diventa open source: è un grande cambiamento culturale in Apple. Già da ora è disponibile una versione beta di open source, con compilatore e librerie per iOS, OS X e Linux. Le software house hanno iniziato a usarlo fin da subito. A molti sviluppatori è servito per potenziare le proprie app, altri hanno creato nuove applicazioni interamente in Swift. Veloce, efficiente e con feedback in tempo reale, può essere integrato facilmente nel codice Objective-C già esistente. Questo permette agli sviluppatori di scrivere codici più affidabili e sicuri, per dare vita ad app più curate, risparmiando tempo.
iOS 9
Anche iOs 9 cambia molto, ma sotto la superficie. Rimane praticamente immutata l’interfaccia a parte qualche piccolo importante aggiornamento. Siri, per esempio cambia aspetto e colore, ma soprattutto cambia il modo in cui opera grazie a Proactive Assistant. Proactive, infatti, non solo è in grado di cercare, ma anche di mettere in relazione ciò che stiamo cercando con le mappe, gli appuntamenti e il luogo in ci troviamo, per fornire le informazioni e le notifiche che ci aspettiamo di ricevere. Inoltre, memorizza le app più utilizzate in modo da renderne più veloce l’accesso. Per quanto riguarda la privacy, Craig Federighi ci informa che Proactive assistant non è legato all’Apple ID, non condivide i dati con terze parti, assegna un ID random, non è legato altri servizi Apple.
Migliorano le mappe Apple e viene introdotto anche il monitoraggio dei mezzi pubblici, si potranno sapere i tempi di attesa e vedere a che punto si trova l’autobus che stiamo aspettando. Inizialmente il servizio è dedicato a 100 città negli Usa e a 300 in Cina, per l’Italia bisognerà attendere.
Arriva una nuova App, ovvero Apple News che mostra notizie e storie da fonti diversi e con cui si può costruire un proprio feed personalizzato.
Su iOs 9 arrivano anche HomeKit per controllare da remoto tutti i dispositivi domestici compatibili con il sistema Apple introdotto un anno fa.
E' stato introdotto anche watchOS 2 – il sistema operativo per Apple Watch - che uscirà per l'autunno 2015, con notevoli miglioramenti come il supporto per le applicazioni native di terze parti. Gli sviluppatori avranno più libertà di creare applicazioni e gli utenti avranno più opzioni per personalizzare l'orologio scegliendo un'immagine di sfondo e le informazioni predefinite che verranno visualizzate sul Watch. Inoltre, l'orologio passa nella modalità sveglia automaticamente quando è su un lato e in ricarica. WatchOS 2 è già disponibile per gli sviluppatori e verrà messo a disposizione del pubblico in autunno.
Apple Music
La “One more thing..” di quest’anno è stata Apple Music, il servizio di musica in streaming di Apple. Sarà gratis per i primi 3 mesi e poi costerà $ 9,99 al mese, ma si potrà fare anche l’abbonamento “famiglia” per $ 14,99. Ma c’è anche una radio compresa nel servizio, con diverse stazioni in cui la selezione musicale viene curata da artisti e famosi DJ.
Apple tenta anche di creare una sorta di social network: Connect che mette in comunicazione i fan con gli artisti e consente ai cantanti, per esempio, di condividere con i propri fan, testi, foto e video. Gli utenti possono creare e condividere le proprie playlist e visualizzare quelle dei propri amici. Apple Music arriverà il 30 giugno in 100 paesi (e dovrebbe esserci anche l’Italia).