L’arrivo dell’ormai più che famoso software creato da OpenAI è stato un vero fulmine a ciel sereno con un effetto mediatico paragonabile, secondo alcuni, addirittura all’introduzione dell’iPhone da parte di Apple nel 2007. Certo è che, dopo aver acceso gli animi e dato nuovamente vigore al dibattito sul ruolo e sulle conseguenze dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, ChatGpt ha ancora parecchia strada da fare davanti a sé in quanto a sviluppo e applicazioni.

La risposta di Google si chiama Sparrow ed è ufficialmente il software di AI che sarà il diretto concorrente di ChatGpt. Demis Hassabis, amministratore delegato di Google DeepMind, ha rivelato al Time, in un’intervista a tutto campo, che la società sta sviluppando una versione di prova di Sparrow che potrebbe essere rilasciata nella primavera del 2023; inoltre, ha affermato che questo software possiede funzionalità che mancano a ChatGPT, come ad esempio la capacità di citare fonti attraverso l’apprendimento per rinforzo.



In realtà, a dirla tutta, Sparrow non è una novità: il white paper pubblico che lo descrive, infatti, risale a settembre 2020, ma all’epoca, non essendoci tutta questa curiosità sulle AI, la notizia venne presa piuttosto sottogamba. Chiaramente, l'enorme rumor intorno ChatGPT, che ha totalizzato più di 1 milione di utenti solo nella prima settimana di novembre, ha accelerato di sicuro il processo di sviluppo di Sparrow.

Tra le altre cose, nei vari progetti di DeepMind c’è lphaFold, l'intelligenza artificiale che nel 2020 ha dimostrato di saper prevedere, con estrema precisione, le strutture proteiche ed il cosidetto protein folding ovvero il ripiegamento delle proteine.  

Ad ogni modo, Sparrow, a parità di domande da parte dell’utente, riesce a produrre risposte più accurate, principalmente perché può imparare dai suoi errori tramite il cosiddetto apprendimento per rinforzo (reinforcement learning); tramite questa tecnica il chatbot impara anche senza che l’umano gli dica esplicitamente se una risposta è giusta o sbagliata perché è in grado di interpretare altri parametri come rinforzo positivo (o negativo).

Le differenze tra i due sistemi comunque non si limiterebbero alla gestione degli errori: ChatGPT infatti, ha aggiornato il suo database a fine 2020 ma non è direttamente collegato con il web. Sparrow invece, forte della sua stretta connessione con Google, può contare su aggiornamenti molto più frequenti

Come si evolverà la faccenda è ancora presto per dirlo, ciò che è certo, per ora, è che se sull’AI si baserà il futuro, Google saprà come comportarsi.